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Rotterdam: una statua “woke” contro la civiltà e la cultura europea

attualità james bascom rivoluzione tradizione famiglia proprietà woke Aug 11, 2023

La polemica sulla nuova statua pubblica posta di fronte alla Stazione Centrale di Rotterdam, "Moments Contained" (Momenti contenuti), è scoppiata non appena è stata inaugurata. La statua è stata progettata dall'artista britannico Thomas J. Price e inaugurata il 2 giugno scorso.

Alta oltre 4 metri, raffigura un'anonima donna di colore che si allontana dalla Stazione indossando scarpe da tennis Nike, pantaloni di una tuta e una T-shirt. Non è su un piedistallo, ma poggia direttamente sul marciapiede, allo stesso livello dei pedoni. Il suo volto emette un'espressione leggermente risentita. I pugni chiusi in tasca sembrano indicare che ha appena avuto (o sta per avere) un alterco con qualcuno. Molti olandesi su Twitter e altrove hanno espresso disgusto per la statua, definendola "di cattivo gusto" e "inutile", mentre altri l'hanno definita "bellissima".

"Momenti contenuti" è l'ultimo assalto "woke" alla cultura e all'identità tradizionale olandese. Non si tratta, certo, di vera arte, ma di un totem del politicamente corretto e dell'ideologia progressista. Ecco sei motivi per cui la statua dovrebbe essere rimossa:

1. È un totem dell'ideologia woke ossessionata dalla razza

Come tutta l'arte moderna, "Momenti Contenuti" non esiste per trasmettere principi di bellezza senza tempo o l’espressione migliore che una particolare cultura ha da offrire. Piuttosto, è stata realizzata per trasmettere un'ideologia politica - in questo caso, i principi odiosi, ossessionati dalla tematica della razza, propri della ideologia “woke”.

Secondo detta ideologia, ogni aspetto della cultura occidentale e della religione cristiana - la moralità, la famiglia, la legge, le strutture gerarchiche, la proprietà privata o i confini nazionali - sono espressioni della "supremazia bianca" in cui il maschio europeo ha dominato e oppresso tutti gli altri popoli, "generi" e razze. Tutto, dalla musica all'architettura alla cucina, deve essere visto attraverso il prisma della razza e del sesso. La civiltà occidentale, quindi, deve essere "decolonizzata", "decostruita" e, infine, distrutta. È il neo marxismo, che usa i popoli di origine non europea come nuovo proletariato e demonizza la cultura e la civiltà europea, occidentale e cristiana, come nuovo oppressore.

L'artista, Thomas J. Price, dichiara apertamente che la sua opera d'arte intende promuovere questo senso di conflitto di classe e razziale. “Momenti Contenuti”, afferma, "riguarda l'esperienza di essere etichettati come ‘l'altro’, la forza dell'individuo nonostante gli atteggiamenti pregiudiziali verso lo status e il valore". In altre parole, la presunta oppressione che gli immigrati subiscono vivendo nei Paesi Bassi.

Price ha realizzato altre statue con simili messaggi. Nel 2020 è stata installata a Londra la sua statua "Reaching Out", che raffigura una comune donna nera, alta tre metri, che fissa il suo smartphone. Secondo Price, l'opera intende "criticare le nozioni di ritratto e di monumentalismo, nonché i sistemi di valori che essi promuovono nella società". Di quale "monumentalismo" e di quali "sistemi di valori" si tratta? Dei valori occidentali, e quindi cristiani. In un'intervista al Guardian, Price ha dichiarato che la sua arte esiste per rovesciare "le immagini e le gerarchie razziste". La vecchia arte europea deve essere spazzata via per creare un'arte nuova, politicizzata e "woke". "Perché gli oggetti o i dipinti sono considerati permanenti? Non si tratta di cancellare la storia, ma di creare un nuovo futuro", ha detto.

Price dice: "Ho già collocato le mie opere in spazi pubblici e mi piace che questo renda le persone consapevoli di ciò che ci circonda da secoli, migliaia di anni, spesso immagini di uomini potenti. Le dimensioni dell'opera sono tali da sfidare le nostre attuali concezioni dell'arte all'aperto: chi può permettersi di essere visto? Chi dovrebbe essere rappresentato?".

In un'intervista con la curatrice Shehera Grot pubblicata sulla rivista Kunstbode, Price spiega ulteriormente l'ideologia woke alla base della sua arte. "Le mie sculture rispondono a statue tradizionali e storiche che confermano spesso le strutture di potere che esistono ancora oggi nella nostra società. Si tratta di monumenti posti su piedistalli per ricordarci che sono individui elevati con ideali elevati. Io mi rifiuto invece di mettere le mie opere sui piedistalli, voglio che siano a terra. Con il mio lavoro voglio incoraggiare conversazioni su valori, caratteristiche, emozioni e personalità condivise. Il mio obiettivo è quello di condividere lo spazio con queste immagini per arrivare a un terreno condiviso, in senso letterale e figurato".

2. Non c’è alcun legame con Rotterdam o con i Paesi Bassi

La vera arte dovrebbe riflettere il meglio che un determinato popolo ha da offrire. È una finestra su una cultura unica e un modo per vedere il buono, il vero e il bello nelle cose di tutti i giorni, sia grandi che piccole. Gli artisti olandesi hanno spesso tratto materiale dal credo cristiano o dalla storia per le loro opere. Infatti, molte delle più grandi opere d'arte mai realizzate sono legate al cristianesimo, la religione predominante nei Paesi Bassi. Maestri come Rembrandt o Vermeer sono intramontabili proprio perché hanno saputo ritrarre la realtà della cultura e dell'anima olandese in modo così eccellente ed espressivo. Hanno arricchito i Paesi Bassi e hanno contribuito a renderli una delle grandi nazioni artistiche del mondo.

"Momenti Contenuti" non ha alcun legame con Rotterdam, con i Paesi Bassi o con un luogo specifico. Non ci sono indicazioni chiare sulla provenienza della donna o sulla cultura a cui appartiene. Il suo abbigliamento è quello sportivo che si può trovare in ogni paese del mondo. È nata a Rotterdam o in qualsiasi altra parte dei Paesi Bassi? Parla almeno l'olandese? Non c'è modo di saperlo, ed è proprio questo il punto. Price ha deliberatamente realizzato la statua come una persona anonima e quotidiana che rappresenta tutti e nessuno allo stesso tempo. È la perfetta rappresentazione delle masse globalizzate, senza cultura, famiglia, passato o futuro.

Come già detto, la statua è praticamente identica a quella "Reaching Out" dello stesso Price, installata a Londra nel 2020. Ed entrambe sono altrettanto quasi identiche alle sue statue attualmente esposte in una galleria d'arte di Los Angeles, in California, chiamata "Beyond Measure" (Oltre Misura). Le statue di Price non sono vera arte, ma piuttosto una forma di anti-arte globalista.

3. È di cattivo gusto

Anche da un punto di vista puramente artistico, "Momenti contenuti" è di cattivo gusto. È una donna ma non esprime nulla della femminilità tradizionale. Il suo abbigliamento non ha eleganza né gusto, ma è provocatoriamente proletario, come se avesse appena finito un allenamento o fosse andata a correre. Mentre una statua tradizionale emana sicurezza, felicità o soddisfazione, la sua espressione facciale è ambigua e lascia intendere che è arrabbiata per qualcosa. Non c'è nulla nella figura che indichi una straordinaria abilità artistica.

4. È un anti-monumento a un antieroe

Come persona priva di identità, di patria, di famiglia o di passato, "Momenti contenuti" è anche una persona priva di realizzazioni o gesta eroiche degne di essere commemorate in una statua. Le statue tradizionali di personaggi storici non sono state costruite a caso. I personaggi raffigurati hanno svolto ruoli decisivi nella storia del Paese, degni di rispetto e ammirazione. Ogni cultura, senza eccezioni, ha eroi considerati degni di essere imitati.

Price stesso afferma che la sua arte esiste per "criticare le nozioni di ritratto e di monumentalismo", cioè per rifiutare l'idea stessa che i grandi uomini e le grandi donne esistano e debbano essere imitati. È essenzialmente una guerra di mediocrità egualitaria contro l'eccellenza. La nozione di eroe presuppone che gli altri non siano eroi, il che irrita lo spirito egualitario dei progressisti come Price.

Gli artisti “woke” preferiscono vedere tutti gli eroi capovolti e sostituiti con il minimo comune denominatore. Price ha deliberatamente progettato la statua in modo che poggiasse a terra invece che su un piedistallo, per evocare la sua ordinarietà. "Momenti Contenuti" è quindi un anti-monumento a un antieroe. "Spesso la persona più potente nella stanza è quella sullo sfondo, o che armeggia, o che non sorride, seduta o in piedi", ha dichiarato al Guardian. Insomma, il suo spirito egualitario è lo stesso dello sciocco e palesemente falso motto per la Festa dei Re 2023 a Rotterdam: "Siamo tutti re e regine".

Come ha scritto Rosanne Hertzberger su NRC: "C'è solo una cosa peggiore della falsa meritocrazia, ed è l'assenza di meritocrazia. Una statua per chiunque è un insulto alle persone che compiono azioni eroiche".

5. Insegna ai cittadini olandesi a odiarsi a vicenda sulla base della razza

Poiché "Momenti contenuti" non ha alcun merito artistico né riflette alcun grande personaggio storico, il suo scopo principale è quello di promuovere l'ideologia “woke”. Price ritrae la donna come "l'Altro", l’escluso dalla società olandese dominante. È un invito ai passanti a considerarsi membri di una classe: la classe dominante e oppressiva (gli europei "bianchi") o la classe oppressa (immigrati "marroni" o loro discendenti). Nelle parole del teorico critico Paulo Freire, quest'opera d'arte servirebbe a "coscientizzare" le persone sulle presunte "ingiustizie sistematiche" della società olandese.

Da qui, il passo è breve per istigare il conflitto e persino l'odio tra i cittadini, che inizieranno a vedersi come membri della classe dominante o oppressa. I pugni stretti nelle tasche di "Momenti Contenuti" è un'allusione nemmeno tanto velata al fatto che la donna potrebbe addirittura meditare la violenza contro il suo "oppressore". Altri cittadini "oppressi" dovrebbero fare lo stesso? L'arte pubblica dovrebbe unificare la società, ma "Momenti Contenuti" crea divisioni a Rotterdam e nei Paesi Bassi.

6. Non ha nulla a che vedere con il contribuire a porre fine alla "discriminazione" o al "razzismo"

L'Europa cristiana è stata il primo continente nella storia del mondo a eliminare la schiavitù e la tratta degli schiavi. C'è un motivo per cui tanti migranti africani e mediorientali vogliono andare in Occidente e non, ad esempio, in Cina o in Arabia Saudita: l'Europa è un luogo molto piacevole in cui vivere, dove la stragrande maggioranza è trattata con rispetto e dignità.

Il cristianesimo ha sempre insegnato che l'odio verso qualcuno per la sua razza è un male. La Chiesa cattolica ha elevato alla santità molti cattolici neri, mediorientali, asiatici e indiani d'America, ed è stata in prima linea nel portare la fede e la civiltà cristiana ai quattro angoli della terra. La cultura olandese, ancora sotto l'influenza residua del cristianesimo, è tra le meno razziste del mondo.

Il vero razzismo, come altri mali sociali, è sempre esistito e sempre esisterà in un mondo decaduto e imperfetto. Ma è una bugia dire che la società europea è "sistematicamente razzista". Questo si rende particolarmente evidente quando pensiamo alla persecuzione che esiste in ampie parti del mondo in via di sviluppo. Per esempio, le Nazioni Unite stimano che oggi ci siano 50 milioni di persone in stato di schiavitù, soprattutto nei Paesi musulmani dell'Africa e del Medio Oriente. Nella Mauritania islamica, si stima che il 20% della popolazione sia schiava.

I progressisti "woke" come Price usano parole come "razzismo", "discriminazione" e "odio", ma le definizioni che danno a queste parole non corrispondono alla loro reale definizione sul dizionario. Prendiamo "razzismo". Price e altri credono che l'Europa e l'Occidente siano i luoghi più "razzisti" del mondo. Ma è vero?

Per la maggior parte delle persone, "razzismo" significa non apprezzare un'altra persona per il colore della sua pelle. Per i progressisti, invece, "razzismo" significa l'esistenza di qualsiasi forma di disuguaglianza, proprietà privata, famiglia tradizionale, gerarchia, eccellenza o cultura tradizionale. Il movimento "Black Lives Matter", apparso negli Stati Uniti nel 2020 - i cui fondatori si definiscono "di formazione marxista" - ha pubblicato una dichiarazione di "principi guida" che attacca come "razzista" ciò che definisce "privilegio cis-gender” (cioè, che identifica il sesso biologico con la percezione della propria identità), "pensiero etero normativo" e "struttura familiare nucleare prescritta dall'Occidente". Il BLM ha ispirato i movimenti "woke" in Europa che cercano di rovesciare la cultura tradizionale, la famiglia e, sì, persino le statue.

"Momenti contenuti" è un simbolo della rivoluzione “woke” mondiale. La ideologia “woke” cerca di rovesciare completamente la cultura tradizionale olandese e di imporre una politica radicale centrata sulla razza, l'ideologia di genere, la rivoluzione LGBT, l'ecologia estrema e l'eliminazione della sovranità nazionale. I cittadini olandesi di ogni razza e colore dovrebbero chiederne la rimozione.

Attribuzione immagine: By Spinster - Own work, CC BY-SA 3.0Wikimedia.

 

FonteTfp.org, 27 luglio 2023. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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