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Chiamata all’azione di tutti gli uomini di buona volontà, secondo appello

attualità citta' 15 minuti identita' digitale leonardo guerra sabino paciolla Jun 23, 2023

Questo è il secondo appello a tutte le donne e gli uomini di buona volontà ad unirci e ad agire in questa impresa epica (lo trovi qui) e lo rinnovo con maggior vigore perché l’orologio del tempo scorre inesorabile.

Sappiamo da molto tempo ormai che l’Italia è uno dei più importanti laboratori d’ingegneria sociale del sistema occidentale, al servizio dei servizi segreti militari del blocco anglo-americano, in cui esiste da almeno 50 anni un partito unico, etero diretto, con due ali: destra e sinistra, che fanno finta di scontrarsi.

La DIGITALIZZAZIONE della nostra Società, della nostra vita e di ogni suo aspetto rilevante, non vi è dubbio che rappresenti, in una prospettiva a breve, il nuovo stratagemma di coercizione del potere globalista per farci entrare in un TOTALITARISMO DIGITALE GLOBALE 3.0.

L’obiettivo è poter imporre qualsiasi disposizione immaginabile (dal “daspo” per il singolo individuo fino ai lockdown per l’intera popolazione) grazie ad un sistema di SORVEGLIANZA e CONTROLLO digitale territoriale, capillare, monitorando ogni aspetto privato e riservato della vita dei singoli individui e/o di gruppi di persone e/o d’intere popolazioni. Tutto attraverso l’estensione di utilizzo del Green pass in tutti i settori “sensibili” della nostra vita.

Prima d’iniziare a parlare di nuovo della proposta operativa, è opportuno porre a sé stessi un paio di domande fondamentali. A cosa sono disposto a rinunciare per la libertà e per poter tornare a vivere una vita umana? Sono disposto ad agire? In tale prospettiva un famoso aforisma recita quanto segue:

….“ prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare!” (Ippocrate).

Il salto di fase dell’attuale regime continuerà a basarsi sempre su un sistema flessibile e dinamico di “incentivi/punizioni”, alimentato dalla Intelligenza Artificiale (I.A.) che “pavlovianamente” guiderà la “speciazione antropologica” (già in atto) dell’umanità, grazie all’utilizzo dei “crediti sociali” (valori decisi arbitrariamente dai globalisti per garantire i loro interessi).

Infatti, oltre ad un lavoro di demolizione controllata, iniziato da alcuni decenni, della nostra Civiltà, della nostra Società, del nostro SSN e della nostra Economia (è di questi giorni che in Italia ben 14 milioni di persone sono a rischio di povertà), il loro vero obiettivo attuale è quello di selezionare una nuova specie umana (come si fa in zootecnia) che sappia rinunciare “volontariamente” al ”libero arbitrio” e a tutte le tipiche prerogative dell’essere umano, non ultimo lo spirito critico. Esattamente come sostenuto pubblicamente in più occasione dall’ideologo del “World Economic Forum” (WEF), Yuval Noa Harari.

Secondo i loro programmi, la grande maggioranza della popolazione dovrà essere costituita da una vera e propria “massa mansueta” con una consapevolezza individuale e sociale confinata esclusivamente nel tronco cerebrale, cioè legata alla pura sopravvivenza individuale. Gli schiavi ideali, insomma, che tutti i poteri totalitari vogliono, perché mentalmente manipolabili e condizionabili a piacere. Nessuno spirito critico, nessuna aspirazione culturale, intellettuale, spirituale o creativa, ma soltanto accettazione passiva della realtà imposta dal potere di turno.

Un “popolo gregge” che si adatti senza protestare al modello e alle regole di vita e sociali progettate e pianificate per loro, già dal 1992, da 172 paesi firmatari dell’Agenda ONU 21. Recentemente rinominata Agenda 2030. Uno degli obiettivi primari di tale processo è il confinamento dei 2/3 della popolazione nelle “Città dei 15 min”. Si tratta di una vecchia utopia socialista russa, bolscevica, adottata in Israele nei primi anni ’60 (vedasi Kibbuz), e ovviamente fallita. Risuscitata per l’occasione nel 2016 da un architetto francese e rivendutaci come un’innovazione dal WEF e dall’ONU. L’altro è il transumanesimo, la completa fusione uomo-macchina (cybor).

Le “Città dei 15 min”, o SMART Cities, lentamente stanno emergendo dai piani mascherati delle amministrazioni locali delle nostre principali città. Prima fra tutte, nel dichiararlo apertamente, Cagliari. In Sardegna, la Cina qualche anno fa ha fatto, non a caso, investimenti enormi nel settore delle tecnologie con l’azienda Huawei, aprendo un centro avanzatissimo di I.A. alle porte della città. Ma tutte le altre stanno portando avanti lo stesso programma sotto mentite spoglie. Il quadro normativo, inoltre, sta per essere cambiato su misura, “ad hoc”, per favorire gradualmente questo processo. Si veda il recente DL 69/23.

L’ONU, da parte sua, con il suo Segretario generale Antonio Guterres, nel frattempo, spinge perché l’Identità digitale sia collegata direttamente ai conti bancari del singolo cittadino. Chiaro il motivo……preparare l’introduzione del DENARO ELETTRONICO (CBDC), che se non si appoggia sull’ID Digitale non può esistere e funzionare.

La maggior parte dei 17 obiettivi della Agenda ONU, inoltre, sono collegati sempre tramite l’ID Digitale, per garantire la sorveglianza sistemica.

Tutto incentrato, quindi, sul solito concetto di DOMINIO e “costante spremitura” e sfruttamento delle masse tipico del socialismo elitario, nel suo continuo polimorfismo camaleontico che lo caratterizza da secoli. Notizia del 9 giugno scorso, sono stati “sottratti” dai conti correnti degli Italiani 61 miliardi di euro, grazie all’aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse, attuati dall’Ue negli ultimi 15 mesi fino a marzo scorso.

Quindi, non vi è dubbio che il documento di ID Digitale nelle sue diverse denominazioni (giocano sempre a confondere le masse disattente) sia la vera priorità su cui concentrare le nostre attenzioni ed energie, la nostra mente e i nostri sforzi. Per fare questo dobbiamo inevitabilmente sottrarci o ridurre di molto l’esposizione alle continue provocazioni cui veniamo sottoposti quotidianamente per innescare continue attività a caso, discussioni inutili e/o conflitti sui social che hanno l’obiettivo precipuo di svuotarci delle nostre energie vitali (di cui il sistema si nutre avidamente). A fine giornata, infatti, ci vogliono esausti. Impedendoci, così, di poterci concentrare attivamente su cosa è veramente importante e, allo stesso tempo, facendoci perdere lucidità e capacità di focalizzazione. Bisogna scegliere sempre consapevolmente, non farci trascinare. La mia raccomandazione è di cercare di fare tutto il possibile per prevenire i prossimi problemi che sono ben noti. Quando le cose sono già successe, al massimo si può sperare di tamponare.

Cercare di disinnescare preventivamente il loro piano è la chiave quindi. Soprattutto è un DOVERE morale e un IMPERATIVO CATEGORICO di tutti gli esseri umani che credono in una società e in una vita umana, libera.

La trasformazione digitale della nostra vita si basa su due pilastri portanti: l’IDENTITA’ DIGITALE (Ue e OMS condivideranno lo strumento del Green pass che diventerebbe nei loro piano globale) e l’introduzione del DENARO ELETTRONICO. Entrambi, attualmente in fase di sperimentazione, sono previsti entrare in vigore entro il 2025, come da piano Ue e WEF.

Il progetto avrà successo e potrà diventare stabile e consolidarsi nel tempo se, come da loro previsioni, il 90% delle persone aderirà alla proposta.

Quindi, importante sensibilizzare più conoscenti e sconosciuti possibili, vaccinati e non vaccinati, a non aderire mai al documento di ID Digitale, prima di tutto, ma nell’incertezza ad ogni proposta del governo.

Ormai è palese che ci truffano in ogni occasione, da sempre.

Sotto il 50% di ADESIONE il sistema con ogni probabilità implode. Cioè con 30/35 milioni di persone che dicono NO entro il 2025 salta il banco. I primi 20 milioni si possono raggiungere già entro dicembre 2023 e gli altri 15 milioni entro il 2024, ed è fatta. Corrispondono ai numeri dei dissidenti attuali (vaccinati e non vaccinati). Niente di impossibile. Basta soltanto che si agisca finalmente, tutti uniti nella stessa direzione.

L’I.A., infatti, è una bestia feroce che necessita di essere alimentata in continuazione con dati sempre aggiornati che devono arrivare, per essere utili, dalla prevalenza dei cittadini. Bisogna, quindi, prima di tutto affamarla e poi farla morire di fame, SOTTRAENDOCI. Non accettando le “caramelline” delle comodità offerte (tipiche del processo d’adescamento dei minori) dal governo che rappresenta soltanto gli interessi dei loro padroni. Volete vivere una vita umana e libera? Questa è la domanda e la priorità che dobbiamo porci. Se ci tenete a rimanere liberi e volete ricostruire una società umana, siete disposti a rinunciare ad una parte delle vostre “comodità” attuali e alla maggior parte delle conformità che queste generano?  Siamo consapevoli che la tecnologia militare degli SMART Phone, dei social e delle App ci renderà sempre più deboli e dipendenti per sottometterci senza che ce ne accorgiamo? Questo è il prezzo da pagare per tornare liberi. Più che accettabile, secondo me.

La pandemia Covid 19 (“Covid reset”) è stata una falsa emergenza che è servita a testare e a completare la preparazione della popolazione alle fasi successive del piano. Un vero allenamento per essere pronti ad accettare prima la guerra (così è stato) e poi ad adottare il “Digit reset”, da cui dipenderà anche il “Climate reset”. Come nel “COVID 19 reset” e nella “War reset”, anche nelle due prossime trasformazioni sono già stati stanziati investimenti enormi dalla Ue (Next Generation Eu, nostri soldi), dai governi (PNRR, nostri soldi a debito), dal WEF, dall’ONU e dalle Corporation (per indirizzare la selezione della specie umana nel verso che interessa loro). Questi soldi nel loro piano si devono tradurre in un’enormità di profitti nei prossimi anni, ottenuti sempre sulla pelle dei contribuenti, dei lavoratori e dei cittadini italiani ed europei, in particolare.

Nel mondo siamo circa otto miliardi di persone e loro sono poche migliaia, “quattro gatti”, ricchi sfondati e ben organizzati. Se però decidiamo e agiamo possiamo invertire in ogni paese, rapidamente, la tendenza COVID 19 e riportare la piramide nella sua posizione naturale, cioè verso la Democrazia (potere del popolo).

Rifiutare il documento d’ID Digitale è quindi fondamentale. 

Così come limitare al massimo l’uso degli SMART PHONE. Chiuderli in un cassetto di casa quando finite di lavorare e dotatevi di un cellulare senza app di vecchia generazione, per essere reperibili tramite chiamate e/o sms. Dismettere tutte le APP governative, ma non solo. La domiciliazione delle utenze e incluso il GREENPASS. Ogni aspetto rilevante della nostra vita è previsto giri sul Green pass, cioè sugli SMART Phone. Infine, meglio non guardare la Tv per una questione d’igiene mentale (solo per evitare che la spazzatura che ci propinano costantemente continui ad intasarci, a bloccarci i circuiti della nostra mente e ci impedisca di ragionare) e magari eliminarla interrompendo così anche la tassa del pagamento del canone.

Gli SMART Phone sono strumenti militari studiati per modificare anche la personalità e i comportamenti degli utenti.

Molti obiettano, alla proposta sopra esposta, dicendo come faremo a tenerci informati in modo indipendente e a comunicare fra noi se rinunciamo o limitiamo l’uso degli SMART Phone? Premesso che “l’infodemia” è una delle più efficaci strategie d’indebolimento e manipolazione mentale delle popolazioni, l’occasione è ghiotta per riprenderci il pieno controllo della nostra vita. Con un telefono tradizionale saremo comunque in contatto con tempi e modi più umani con gli altri, anche tramite sms.

Le App d’informazione e di collegamento (es Telegram) si possono comunque mantenere ed usare sul pc. Usare e leggere le presunte “novità” sensazionali una volta al giorno in un’ora di tempo, direi che è più che sufficiente. Magari ci si disintossica.

Quello proposto risulta essere, secondo me, un sacrificio più che accettabile, rispetto al rischio di perdere tutti i nostri diritti naturali, costituzionali, la libertà per sempre e condannare i nostri figli e i nostri nipoti a crescere e a vivere in STABULARI (“Città dei 15 min”), in una condizione di SCHIAVITÙ digitale perenne. 

Se almeno il 50-60% della popolazione italiana adotterà questo approccio entro il 2024, il CASTELLO DI MENZOGNE e di carte del sistema globalista, che ci vuole schiavi, crollerà.

Datevi anche il compito quotidiano di entrare in contatto con persone nuove che non conoscete e, usando la gentilezza, di seminare in loro almeno il dubbio…… e che Dio ci aiuti in questa missione.

Diffondente per favore, se siete d’accordo, grazie.