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Chiamata all’azione di tutti gli uomini di buona volontà!

attualità citta' 15 minuti covid identita' digitale leonardo guerra sabino paciolla May 15, 2023

Ricostruire il quadro d’insieme, guardare in faccia il cuore del problema e la sua vera natura è sicuramente il primo passo per poterlo contrastare efficacemente e vincerlo.

Ci troviamo nel bel mezzo della più grande operazione psicologica globale della storia dell’umanità, con risvolti inquietanti. L’ossessione primordiale di dominare chiunque di questi globalisti continua, rimuovendo la libertà di tutti. Per ottenere questo risultato devono demolire le identità, le civiltà e le culture millenarie, cioè le “difense immunitarie” dei popoli.

I rapporti Eudravigilance ed Euromomo con i loro dati lasciano intravedere scenari poco rassicuranti. Dopo il cosiddetto vaccino C-19 il numero di morti, se corretto con un congruo fattore d’aggiustamento per la scarsa accuratezza del sistema di rilevamento (<1%), fa rizzare letteralmente i peli del corpo. Moltissimi danneggiati. Molti di questi hanno sviluppato disabilità permanenti e perso di conseguenza anche il lavoro.

La successione dei fatti chiave a questo punto non può essere casuale. Di seguito alcuni di questi:

  • riunione ad Ottobre 2019 dei potenti del mondo, Bill Gates e ex vertici CIA inclusi, Università e governi del mondo occidentale (Event 201), in cui si è simulata una pandemia da Coronavirus;
  • scelta della spike come antigene (perché proprio la spike e non uno degli altri 20?);
  • utilizzo di una terapia genica, mai usata prima nell’uomo, per ottenere la produzione endogena della glicoproteina virale modificata, resa più stabile;
  • capsule lipidiche LNP come “cavallo di troia”, per passare indenni dal sistema immunitario, e distribuirsi in tutti gli organi e all’interno di tutte le loro cellule;
  • segreto militare posto sulla composizione del preparato;
  • relazione temporale fra somministrazione vaccinale e impennata di miocarditi nei giovani e trombosi, ecc.

Il Dr David Martin il 3 Maggio us, durante l’International Covid Summit, ha ricostruito con accuratezza, nella sua presentazione al Parlamento Europeo, portando prove oggettive, tutta la storia del virus SARS CoV 1 e 2 e dei cosiddetti vaccini che utilizzano la spike come antigene. Fra le sue dichiarazioni spicca quella in cui dichiara che i primi vaccini a base di questo antigene risalgono al 1990 e che in tutti questi anni non hanno mai dimostrato di funzionare. Questo smentirebbe completamente la narrazione ufficiale secondo cui sarebbero stati realizzati in 6 mesi da zero nel 2020.

Il risultato di questi ultimi tre anni per la nostra popolazione, ad oggi, è un progressivo indebolimento fisico, mentale, morale e spirituale mai visto prima. Sempre più gente confusa, depressa, con ridotte energie fisiche e mentali. Sembrerebbe quasi che l’operazione Covid sia servita come test per valutare e preparare il livello d’accettazione della popolazione alle prossime fasi del piano globalista. S’intravede, infatti, una forte volontà di attuare un sistema di sorveglianza e controllo continuo, con un condizionamento totale. Non solo sui comportamenti, sui movimenti e negli spazi fisici concessi, ma anche e soprattutto su pensieri, emozioni e sentimenti. Yuval Noah Harari, ideologo del WEF, lo ha dichiarato pubblicamente nelle sue interviste e conferenze.

Le “S.M.A.R.T. cities“, o “Città dei 15 minuti”, punto d’arrivo dell’Agenda 2030, sono ghetti camuffati, che esistono già. Sono la riproposizione di una vecchia utopia socialista, mai abbandonata, imbellettata e riconfezionata come “soluzione necessaria” per “salvare il pianeta”. Sono campi di contenimento moderni in cui vogliono confinarci. La Cina e Israele le hanno già introdotte da tempo. Presidiate “militarmente”, nella loro versione tecnologica, da sistemi di riconoscimento facciale e/o posturale delle persone. Grazie all’adesione all’ID Digitale, su cui spingono enormemente e in modo incredibile tutte le istituzioni, corporazioni ecc e un codice QR attribuito ad ogni essere umano vogliono renderci equivalenti a dei cespiti inventariabili e monitorabili in ogni momento e in ogni aspetto privato della nostra vita. Non avremo più nè diritti, nè libertà, nè riservatezza. Il cerchio si chiederà con il denaro elettronico (CBDC), magari con validità a scadenza. Le nostre città metropolitane si stanno già attrezzando in sordina per essere pronte a breve. Roma e Milano saranno le prime. Subito dopo le altre.

Quindi, se ci conformiamo a questa tirannia soft dei “potenti” del mondo (come dice Draghi), noi “normali” finiremo con il perdere la nostra libertà e tutti i nostri diritti, ma soprattutto la nostra umanità e probabilmente anche la nostra vita. Questo è ciò che accadrà a tutti coloro che pur avendo capito di essere stati ingannati, e di continuare ad esserlo, sceglieranno di non fare nulla.

È urgente, quindi, agire per ricostruire quel “senso di comunità” e quel “buon senso umano” utile per ripristinare una visione comune e unità d’intenti. Riuscire, soprattutto, a sviluppare una direzione condivisa. C’è bisogno di un piano e programma comune coordinato. Se li otterremo, a breve, nell’opinione pubblica potrà scaturire finalmente una pressione sociale percettibile e utile da indirizzare, in primis, verso una magistratura dormiente e subito dopo sul resto della classe dirigente del nostro paese, che continua a comportarsi come complice di questo piano di tipo militar-industriale.

Sul piano personale, è opportuno reagire interrompendo volontariamente il “ciclo vizioso di terrore-ansia” innescato, mantenuto e sostenuto dal mainstream e dai social per tenere bloccate le facoltà mentali delle masse. Dismettere, se si può, o limitare al massimo l’uso degli S.M.A.R.T. phone e dei social è fortemente consigliato.

Sottraendosi, quindi, alle continue macchinazioni e manipolazioni delle coscienze messe in atto dell’attuale sistema che si camuffa da benefattore indossando ormai una grottesca “pelle d’agnello”.

Rifiutando senza esitazioni e con fermezza i prossimi passi del piano di sottomissione delle masse e l’adozione dei loro strumenti di controllo. In primis il documento di identità digitale, nelle sue varie denominazioni (IDPay, European Digital Identity Wallet, ecc) che a breve ci verrà imposto con le solite tecniche d’adescamento o con un sistema di ricatto o minaccia progressivi, come già successo con lo stratagemma “virus-vaccino Covid 19”.

Respingendo con forza tutte le altre false ideologie “grimaldello” (ecologismo, LGTBQI+, riscaldamento globale, immigrazione selvaggia, transumanesimo, ecc) che hanno lo scopo di scardinare e demolire la mente delle masse e la nostra cultura solidaristica.

Ricostruendo reti di conoscenza, d’intelligenza e di solidarietà umana in nuove comunità dovunque sul territorio complete in ogni loro aspetto della vita, guidate da una direzione di sviluppo comune, alternativa, che rimetta al centro di tutto l’uomo, i valori umani e lo scopo dell’esistenza umana.

Appena pronti e organizzati, invitando al confronto pubblico costruttivo i “potenti”, anche quelli locali, in campo neutrale su tutti gli aspetti rilevanti e urgenti della nostra vita: mascherine, tamponi, piano di vaccinazione, politiche sanitarie, gestione delle risorse, livello e qualità del servizio e delle cure nel SSN. Poi su tutto il resto.

L’intelligenza umana del singolo e quella collettiva sono l’unica variabile che i globalisti temono veramente più di qualsiasi altra, più delle piazze inferocite. Perché imprevedibile, incontenibile e molto più “contagiosa” nel diffondersi e nel risvegliare le altre menti umane, dei loro virus costruiti nei laboratori LSB4, di cui hanno disseminato senza scrupoli tutti i paesi occidentali. È opportuno, quindi, riattivarla il prima possibile e il più diffusamente possibile.

C’è da riscostruire, da zero e dal basso, tutta la nostra società.