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Attenzione alle notizie del mainstream! La verità circa Bergoglio e la mancata benedizione del cane

daniele logoluso spirito di verità tv May 17, 2023

Come solitamente accade le idee preconcette, le antipatie e la superbia ci mettono davanti agli occhi un velo pericoloso, capace di appannare il nostro intelletto circa i fatti che ci si presentano davanti. Spesso ci lasciamo trasportare dalle semplici emozioni, le quali, non di rado, ci fanno cadere in trappole insidiose senza che ce ne accorgiamo. É il caso della vicenda (diffusa dai giornalacci) che ha suscitato scandalo in tutto il web.
Un esempio di titolo manipolatorio è partito da Fanpage che il 12 Maggio titolava “Il Papa si rifiuta di benedire un cane, è polemica: “Chi non ama gli animali non ama i bambini”. Conosciamo le “inchieste” passate di Fanpage come il caso della Comunità Shalom e Suor Rosalina (finti maltrattamenti montati ad arte e poi supportati anche da Corrado Formigli con la sua indecente trasmissione Piazza Pulita), come anche le vicende del linciaggio mediatico ancora in essere delle (al momento presunte) apparizioni Mariane di Trevignano Romano alla veggente Gisella Cardia, senza aver minimamente consultato la Curia o il Vescovo locale circa un’osservazione dei fatti che dal 2016 si susseguono in provincia di Roma. Lo scopo è sempre quello di colpire nel profondo il messaggio cristiano ed i suoi valori fondamentali, avvalendosi di strumenti mediatici di grande diffusione come la rete (non a caso Fanpage è nata sul web e da lì attinge i suoi guadagni).
Quello che vorrei sottolineare è come il male si stia servendo di tutti i mezzi per mischiare le carte, metterci l’uno contro l’altro, tirando fuori sentimenti di odio e di contrarietà anche tra i cattolici resistenti, quelli che hanno capito il piano globale, quelli che hanno capito il male da che parte sta.
Tornando alla vicenda di Bergoglio, il quale avrà anche tante colpe ben più gravi come ad esempio consigliare “l’atto d’amore”, intronizzare la Pachamama, partecipare a riti sciamanici o perseguitare la messa in Vetus Ordo e molto altro ancora, vorrei mettervi a conoscenza di questo articolo con l’intervista alla padrona del cane Simona Rosati, la quale smentisce categoricamente il fango gratuito che è stato gettato nella rete (con conseguente atti di peccato della lingua e di mormorazione), mettendo alla luce le parole dette dall’interessato che sono molto diverse.

Ecco l’articolo pubblicato oggi 16 Maggio dal Messaggero:

SAN BENEDETTO – È spuntata dal trasportino quando Papa Francesco ha allungato la mano per benedire la sua proprietaria, Simona Rosati. Così la cagnolina Mialma – che in spagnolo suona come anima mia – ha fatto esclamare al pontefice: «Cambi il nome a questo animale». E’ un’insegnante di scuola dell’infanzia sambenedettese la protagonista della vicenda che il pontefice ha raccontato alla premier Giorgia Meloni circa la presunta benedizione richiesta da una donna per il proprio cagnolino. 
«Ma le cose – spiega Rosati – sono andate un po’ diversamente da come sono poi state strumentalizzate sui media e soprattutto sui social: io ho preso il rimprovero del Papa come quello di un nonno che lo ha fatto con il sorriso sulle labbra e sono invece dispiaciuta per tutto quello che gli hanno detto».

Rosati è la terza volta che va a Roma per incontrare il Papa. ne trova conforto per alcuni problemi di salute e lo scorso 4 aprile si trovava in piazza San Pietro, sul sagrato, in prima fila, insieme alla zia, una collega e la figlia di quest’ultima con bene stretta addosso la borsetta dove c’era appunto Mialma «così risulta registrata – dice l’insegnante – per tutti i miei amici semplicemente Mia. Papa Francesco si è avvicinato come fa con tutte le persone che si trovano in quella posizione, ha benedetto la ragazza che era con noi e la mia amica. Io gli ho porto anche un mazzo di fiori, dove c’era anche la foto di un’altra amica che purtroppo morta di recente per via di una brutta malattia. Quando lui ha allungato la mano per sfiorare la mia, il cagnolino è spuntato e gli ho detto in spagnolo che si trattava di Mialma appunto e lui e mi ha risposto “rápidamente me dijo que le cambiara el nombre de” Mi Alma “ a ponerle “Mia” el nombre de una “perrita” che significa: rapidamente cambiale il nome da ”la mia anima mettile “Mia” un nome più adatto a un cagnolino».

«Sono molto devota»

Simona, quindi, sostiene di non essere affatto contrariata di quello che bonariamente le ha consigliato il Papa anzi è stata felice di tanta considerazione «perché sono molto devota al Papa e ho pensato che si stesse comportando come mio nonno che quando mi doveva dire una cosa lo faceva apertamente». Anzi, Simona ha aspettato con ansia che arrivassero dal Vaticano, dalla fotografa Alessandra Modica, le foto dell’indimenticabile giornata, la terza per l’esattezza in udienza generale, tanto che poi le ha messe sulla propria bacheca Facebook.

Le critiche

Quello che più dispiace alla maestra però sono state le critiche che la vicenda ha generato. «Ho letto cose bruttissime nei confronti del pontefice e questo mi rattrista. Quanto accaduto ha dato la possibilità a persone cattive di offenderlo e questo davvero mi ha fatto rimanere male perché lui scherzava, era sorridente e per nulla contrariato. Inoltre il mio chihuahua è un cane da pet teraphy ed è entrato con me anche ai Musei Vaticani quindi è utile per ritrovare la salute. È chiaro che continuerò a chiamarla Mia anche se all’anagrafe canina e sul suo passaporto c’è scritto Mialma».